Se avete voglia di ascoltare qualcosa di diverso e un disco di piano solo non vi spaventa, date una chance a Remo Anzovino.
E’ un artista di culto, ma che nel suo ambito ha raccolto allori e riscontri in tutto il mondo, soprattutto nell’ambito delle colonne sonore.
E che su Spotify, tanto per dire, ha raggiunto insospettabili numeri milionari in fatto di streaming.
Anzovino è un 47enne dai capelli arruffati e gli occhialoni neri, appassionato di musica sin dalla più tenera età. Uno che ha studiato e continua a studiare.
E non solo musica, tanto che a 24 anni si è laureato con lode in Diritto Penale all’Università di Bologna e nel corso del tempo ha patrocinato centinaia di processi.
E’ un piacere vederlo muoversi con passione e determinazione sulla tastiera del pianoforte, mentre presenta (e racconta) dal vivo alla Casa degli Artisti meneghina il suo ultimo lavoro, “Don’t Forget to Fly”.
Una sorta di concept-album sul tema del volo e dell’evoluzione spirituale a cui ognuno di noi dovrebbe aspirare.
Un viaggio onirico fra sonorità eclettiche: classica, contemporanea, tango, valzer e altro ancora.
Per immaginare, sognare e, appunto, volare.
Anzovino lo porterà in giro per l’Italia da oggi in una serie di incontri fra librerie e centri culturali (qui l’elenco).
Si comincia stasera al Circolo dei Lettori di Torino, ore 21 (prenotazione obbligatoria).
Mentre il 20 maggio, per Piano City Milano, terrà un’anteprima gratuita del tour al Giardino BIM Bicocca, ore 18.
Se siete in zona, perché perderselo?