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Tag: colonna sonora

Perfect Days

Giappone, Germania, 2023. Drammatico, 123′. Regia di Wim Wenders. Con Koji Yakusho, Arisa Nakano, Tokio Emoto.

Giappone, giorni nostri. Un uomo di mezz’età sceglie di condurre un’esistenza semplice. Svolge con amore un lavoro umile, ascolta buona musica, legge libri, coltiva piante, scatta sempre la stessa foto. Una routine che accoglie ogni giorno col sorriso. Ma i cambiamenti sono in agguato e non per forza negativi. Perché, alla fine, ogni giorno è diverso e può riservare belle sorprese. Wenders racconta la gioia delle piccole cose in una storia lenta e poetica, con un protagonista in stato di grazia. Ottima e abbondante, come sempre, la colonna sonora.

ANTEPRIMA: “Last Christmas”, il film (e George Michael)

di Diego Perugini

"Last Christmas", colonna sonora originale
“Last Christmas”, colonna sonora originale

Sono andato a vedere l’anteprima di “Last Christmas”, in uscita il 19 dicembre, una commediola romantico-natalizia ambientata a Londra. Serata piacevole, con le hostess vestite di rosso, gadgets in omaggio e, sui titoli di coda, una nevicata di coriandoli di carta sulla platea.

Il film è carino, leggero, divertente, non troppo sdolcinato, anche se verso la fine (rigorosamente no spoiler) si sentivano chiari e forti tanti “sniff sniff” e soffiate di naso liberatorie. Un piccolo inno al prendersi cura di sé e degli altri, al non lasciarsi andare, a riprendere in mano la propria vita anche quando è dura.

Ne parlo qui perché, come si potrà dedurre dal titolo, c’è di mezzo la musica di George Michael, passione della protagonista sin da bambina e filo conduttore sonoro di tutto il film. A un certo punto la nostra eroina un po’ sfigata dice: “Mi sento sottovalutata, proprio come lo erano gli Wham!”.

E la mente è andata ai miei anni Ottanta: all’epoca ero un universitario che guardava con snobismo a quelle canzoncine leggere leggere. Ascoltavo Lloyd Cole, Dream Syndicate, Los Lobos, The Smiths e via dicendo. E non riuscivo ad ammettere che “Wake Me Up Before You Go-Go”, in fondo, non era poi tanto male (“Last Christmas” no, la detestavo ieri come oggi, troppo mielosa).

George Michael, credit Andrew Macpherson

Poi George Michael è cresciuto, ha cambiato rotta, è diventato un cantautore pop raffinato e di spessore, dotato di una voce da fuoriclasse. C’è una canzone, ricorrente nel film, emblematica di quella svolta: “Praying For Time”, la superba e ariosa ballata in apertura del suo secondo disco solista, “Listen Without Prejudice Vol. 1”, che già nel titolo invitava a un giudizio senza preconcetti. Un pezzo bellissimo, dalla melodia sognante e dal testo intenso, che racconta di povertà e squilibri sociali.

E’ da lì che ho cominciato a prendere sul serio George Michael e apprezzarne strada facendo i dischi sempre più adulti e consapevoli. Se volete farvene un ripasso essenziale, la colonna sonora di “Last Christmas” è un buon viatico: ci sono tre pezzi degli Wham! e 12 da solista, fra cui la suggestiva versione unplugged per Mtv di “Praying For Time” e l’inedito “This Is How (We Want You To Get High)”, un orecchiabile funky-latin-pop con un testo fra ironia e pessimismo sulla nostra società.

Un’idea per un regalo di Natale all’amico/a in vena di nostalgia, da abbinare magari a una rimpatriata al cinema. Per svagarsi e sentirsi tutti più un po’ più buoni. In fondo, siamo (quasi) a Natale.