Non solo mega-raduni rock e concerti negli stadi. Tra Milano e dintorni esistono (per fortuna) anche realtà più piccole e a misura d’uomo (anche nei prezzi).
E’ il caso del festival di Villa Arconati, che esiste (e resiste) da lungo tempo, e quest’anno raggiunge l’edizione numero 35.
Lo scenario è di quelli suggestivi, una magione d’altri tempi immersa nel verde, poco lontano dalla grande città eppure foriera di pace e tranquillità.
Ed è già questo un bel plus. Il calendario di quest’anno gioca su vari campi, con la musica protagonista ma con qualche variazione sul tema.
Per esempio, proprio la serata inaugurale, mercoledì 28, dove sarà di scena Andrea Pennacchi con “Poiana e i suoi fratelli”, più volte visto sul piccolo schermo a “Propaganda Live”.
Seguirà, domenica 2 luglio, un concerto per “solo” piano all’alba di Fabrizio Grecchi alle prese col repertorio immortale dei Beatles.
Altro pianista, altro regalo: il 4 luglio arriva Raphael Gualazzi col suo pimpante stile fra jazz e pop.
A seguire, il 5, una diva pop anni ‘90 come Natalie Imbruglia, che ricordiamo per hit come “Torn”.
Il 10 arriverà Elio con “Ci vuole Orecchio”, ovvero Elio canta e recita Jannacci, un omaggio sentito e ispirato.
Il 12, forse il momento più alto, il ritorno di una cantautrice doc come la newyorchese Suzanne Vega, fra folk, pop e sperimentazioni assortite.
Chiusura il 13 con i Too Many Zooz, anche loro da NY, un trio dal suono contaminato e trascinante, fra jazz, afro, funk, latin e house.