L’estate sta finendo, come capita ogni anno. Ed è stata un’altra estate un po’ strana, vissuta fra i soliti tormentoni di stagione e i concerti ancora a ranghi ridotti.
Nel bel mezzo sono arrivate due notizie che ci riconducono al nostro passato. La morte di Charlie Watts, batterista dei Rolling e icona defilata, figura imprescindibile per chi, come noi, ha vissuto e amato la storia della più grande rock’n’roll band del mondo. Amen.
Per un grande che se ne va, ecco qualcuno che ritorna. Come gli Abba, emblema di certo pop leggero eppur geniale, che magari ascoltavamo di nascosto per non farci prendere in giro dai rockettari più indefessi. I quattro svedesi pubblicheranno un disco a novembre, “Voyage”, mentre il maggio prossimo terranno un concerto digitale già definito “rivoluzionario”. Si vedrà.
A proposito di live, in agosto c’è stata l’uscita improvvida di Salmo con la sua esibizione semi-clandestina, di cui abbiamo già parlato. Discutibile, certo, ma esemplare nel sottolineare i gravi problemi di un’intera categoria che chiede riaperture a pieno regime per non morire. Il futuro è un’ipotesi, come cantava Ruggeri. Anzi, un’incognita.
Intanto riprendono a uscire nuovi dischi. Il Van De Sfroos intenso e contaminato di “Maader Folk”, per esempio. Ma anche Fask e Mannarino, mentre il 24 settembre toccherà alla “cantantessa” Consoli con “Volevo fare la rockstar”.
Ottobre si aprirà con “Flop” di Salmo, poi scenderanno in campo un po’ di big: LP, Coldplay, Duran Duran, Elton John, Ed Sheeran. A novembre, oltre ai già citati Abba, arriveranno novità dalla superstar Sting e da re Vasco.
Insomma, si va avanti. E speriamo bene.