di Diego Perugini

Max Weinberg live

“Non è un concerto, ma una festa”. Così Max Weinberg definisce il suo Jukebox, un live con cui sta girando il mondo in attesa di riprendere il suo posto dietro i tamburi della E Street Band. Sì, perché per quei pochi che non lo sapessero, il 68enne Max è lo storico batterista di Springsteen. Un nome, una garanzia.

Il Jukebox in questione è una sorta di storia del r’n’r condensata in un’oretta e mezza di sfrenato divertimento: Max ha in scaletta una lista di 200 classici, che scorrono sullo schermo senza soluzione di continuità, il pubblico sceglie quali suonerà.

Prima del concerto ci si domanda in che modo funzionerà la selezione: sul web, su Instagram, su Facebook? Ma no, molto più alla buona. Si corre sotto il palco e si urla il titolo preferito.

L’atmosfera è casalinga, semplice e ruspante, ma  “there’s magic in the night”, complice la suggestiva cornice del Castello Sforzesco illuminato a sera, una di quelle cose che ti rendono fiero della tua Milano.

Max, di nero vestito, è buon anfitrione, scherza e parlicchia in italiano, dichiara il suo amore per la città meneghina, foriera di ricordi di memorabili notti springsteeniane. A un certo punto, addirittura, scende dal palco e si fa il classico bagno di folla, circondato dall’affetto dei fan.

Con lui in scena un pugno di validi professionisti, che scavano nella memoria del rock. Beatles, Ramones, Dylan, Costello, Who, Steppenwolf, Chuck Berry e via suonando.

Una sorta di cover band extralusso, con al centro lo stile tosto ed efficace di Weinberg, senza fronzoli ma con un invidiabile tiro. Poi è chiaro che son tutti lì per sentire i pezzi del Boss: Max lo sa benissimo e non si tira indietro.

Si comincia con “Pink Cadillac” per scaldare subito gli animi, ma le botte al cuore arrivano con “Tenth Avenue Freeze-Out” e soprattutto “Thunder Road”, cantata a squarciagola dalla platea. Chiusura in gloria con “Glory Days”, fan sul palco e coro all’unisono.

E prima di congedarsi Max promette che tornerà presto con Bruce e la E Street Band. Ci sarà da divertirsi, insomma. Ancora una volta.

p.s. qui info sui prossimi concerti italiani:

Sab 20 luglio – Reggio Calabria, Fatti di Musica Festival

Mar 23 luglio – Roma, Casa del Jazz