Torno a rimpolpare il mio piccolo blog dopo una lunga sosta di vacanza. Periodo di stacco necessario per ricaricare le pile dopo un periodo difficile.
In tutto questo tempo ho avuto la ventura di fuggire la solita ridda di tormentoni usa e getta e le snervanti polemiche social da due soldi, ma di guardare altrove.
Da qualche anno, per esempio, passo qualche settimana in valle Vigezzo, in alto Piemonte. Bel posto. Ma non è di trekking montani che voglio parlarvi, davvero non è la mia cup of tea.
Bene, in un paesino nei dintorni, Craveggia, da anni organizzano una rassegna musicale di qualità (Craveggia in musica, appunto). In chiesa, a ingresso libero. Niente rock, niente pop. Ma altri suoni. E interpreti molto bravi.
Così ho potuto ascoltare delle ballate di Chopin, alcune arie di opera buffa, delle partite di Bach per violino solo, un inusuale concerto per tromba e organo con composizioni di Purcell e Händel.
Tutto molto interessante. E a suo modo coinvolgente ed emozionante.
La morale del discorso?
Beh, che c’è vita anche oltre i soliti accordi. A volte basta sapere cercare, vincere la propria pigrizia intellettuale.
E guardare oltre il proprio naso. Pardon, orecchio. Se non l’avete già fatto, provateci. Potreste prenderci gusto.
E d’un tratto le sfuriate di Morgan, il successo di “Italodisco” o il nuovo singolo dei Måneskin vi sembreranno cose risibili.