"Ossigeno", il programma tv di Manuel Agnelli
“Ossigeno” di Manuel Agnelli

Se posso, guardo sempre “Ossigeno” di Manuel Agnelli, intorno alle 23 su Rai3. Perché l’andamento lento del programma concilia bene il sonno che verrà, ma anche perché rimane comunque una buona alternativa a “Porta a porta” o all’ennesima replica di “Law & Order”. Poi ci sarebbe tanto da discutere. Ieri sera, per esempio, ho visto una puntata così così.

Lo Stato Sociale in versione pseudo-teatrale col racconto “Una storiella per bambini cattivelli” di Massimiliano Chiamenti interpretato dal solito “Lodorroico”. Mah. Poi il salotto un po’ snob (o radical-chic, fate voi) con la scrittrice Chiara Gamberale e il fumettista Gipi, fra disquisizioni su ossessioni e sogni ricorrenti. Quanto se la tiravano… Arimah.

Poi Manuel porta sul palco anche due sue protette da “X Factor”: la ragazzina Martina Attili con la solita, insopportabile “Cherofobia” e Luna, che duetta con la trapper Chadia Rodriguez in un pezzo anche simpatico, ma fuori contesto. A proposito di trap: uno dei temi di questa edizione di “Ossigeno” è il gap fra vecchia e nuova generazione, quell’incomprensione fra mondi diversi che ricorre in tanti dibattiti musicali di oggi.

Forse anche perciò, settimane fa, ha portato sul palco Young Signorino, definendolo qualcosa tipo “l’unico vero punk in circolazione”. Tutto molto imbarazzante. Iper mah. L’unico momento senza se e senza mah è quando Manuel torna sui suoi passi e spara un’intensa versione di “Padania”. La chiusura è su “These Days” di Nico, con Manuel e la Attili insieme. Mah, forse è meglio andare a dormire.