Ci sono ricascato, colpa mia.
Perché non mi piacciono i concerti tributo: ho sempre da questionare sui cantanti scelti, le canzoni eseguite, gli arrangiamenti, le interpretazioni. Ancor più quando si omaggiano artisti a me cari.
Sono troppo esigente, lo so.
Eppure alla fine ho ceduto alla tentazione di vedere “DallArenaLucio“ su Rai1. Uscendone col solito amaro in bocca.
Uno spettacolone non privo di retorica, con la parola “emozione” ripetuta sino allo sfinimento, molti aneddoti raccontati (quasi tutti già editi) e video d’epoca già visti decine di volte, con in più l’escamotage un po’ triste della finta intervista.
Al centro, ovviamente, tante cover.
Alcuni dei presenti sembravano lì per caso, non si capisce bene per quale motivo convocati. Artisti che candidamente ammettevano di non aver mai incontrato Dalla in vita loro, ma (ovviamente) dicevano di amarlo tantissimo.
Non c’è da stupirsi, allora, delle esibizioni un po’ inopportune di Amoroso e Paradiso, per esempio. Mentre il meglio è arrivato da chi Dalla l’ha veramente conosciuto, frequentato e vissuto: Ron, Bersani, Tosca, Stadio.
Il resto è scivolato via spesso senza infamia e senza lode, con esibizioni anche corrette, ma lontane anni luce dall’intensità degli originali.
Perché Dalla è Dalla, lo sapevamo già. E certe canzoni sono irraggiungibili. Forse intoccabili.
Comunque, l’evento in tv pare sia andato bene con 3.781.000 spettatori e il 25.3% di share. A me però non è tanto piaciuto. Problema mio, certo.
Ma la prossima volta, vade retro tv. Qui lo dico (e qui lo nego).