Australia, 2022. Biografico, 159′. Regia di Baz Luhrmann. Con Tom Hanks, Austin Butler.
Non la classica biografia, ma molto di più. L’Elvis di Luhrmann è un filmone d’autore godibile dalla prima all’ultima scena, con uno stile esagerato (in senso buono) e rutilante. L’ambiguo e controverso storico manager Colonnello Parker (uno straordinario e quasi irriconoscibile Tom Hanks) racconta la sua versione del mito, divorato dall’amore del pubblico. Ma anche Austin Butler nei panni del divo merita l’applauso. Tantissima carne al fuoco: il legame con la famiglia, la passione per la musica e la cultura nera, la lotta per l’integrazione, i drammi della storia americana, lo scontro col bigottismo dei benpensanti, la spietatezza dei meccanismi del music-biz, il duro prezzo del successo. E molto altro ancora. Due ore e quaranta che passano veloci, come in un pirotecnico caleidoscopio di suoni e visioni. Piacerà ai fan, ma anche a chi di Presley conosce poco o nulla.