Si parla di Musica! (e non solo)

Mese: Maggio 2022 (Pagina 1 di 3)

I concerti della settimana

Parte oggi un nuovo piccolo appuntamento, dedicato ai live più importanti in città (la mia Milano). Ogni lunedì una breve panoramica dei concerti della settimana. Per sapere cosa andare a vedere (o cosa evitare).

Elton John sarà sabato 4 giugno allo Stadio San Siro di Milano con il "Farewell Yellow Brick Road The Final Tour", il suo addio ai concerti.
Elton John. Photo Credit Rocket Entertainment – Ben Gibson.jpg

E’ la settimana di Elton John, che sabato 4 giugno arriverà allo stadio di San Siro con il “Farewell Yellow Brick Road The Final Tour”, ovvero il suo canto del cigno, almeno dal vivo.

Ultima occasione, insomma, per vedere e applaudire in carne, ossa, piano e ugola la popstar britannica.

Scaletta imponente e ricca di successi: si parte con “Bennie and the Jets e si chiude con “Your Song” e “Goodbye Yellow Brick Road”.

In mezzo gioielli (per lo più dal suo passato remoto) come “Tiny Dancer”, “Don’t Let The Sun Go Down On Me”, “Rocket Man” e “Saturday Night’s Alright for Fighting”. Biglietti esauriti.

Altri concerti: Mahmood torna stasera all’Alcatraz (sold out), mentre al Carroponte largo al punk dei veterani americani Social Distortion (ore 21.30, euro 35 più prevendita).

Domani scelta fra il crooner Mario Biondi agli Arcimboldi (ore 21, da euro 35), le canzoni d’autore di Giovanni Truppi all’Auditorium di Milano (ore 21, da euro 23) e il “Concerto per il Signor G.” con Neri Marcorè in omaggio a Giorgio Gaber al teatro Lirico (esaurito).

Venerdì 3 in arrivo in Santeria Toscana 31 la talentuosa cantautrice inglese Emeli Sandé col nuovo album “Let’s Say for Instance” (ore 21, euro 34.50), seguita sabato al Fabrique da un’altra cantautrice britannica, Charli XCX, (ore 21, euro 34.50).

Domenica trasferta rock al Live di Trezzo per i vecchi cari Dinosaur Jr. di J Mascis con le novità di “Sweep It to Space”(ore 21, euro 30).

E per chi ha tempo e voglia di macinare qualche chilometro in più, sabato 4 al Campovolo di Reggio Emilia ci sarà Ligabue con “30 anni in un (nuovo) giorno”. Ma è già tutto esaurito.

Info e biglietti su ticketone.it

Nostalgia

"Nostalgia", recensione film su L'angolo del cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini.

Italia, 2022. Drammatico, 117′. Regia di Mario Martone. Con Pierfrancesco Favino, Tommaso Ragno.

Un uomo dal passato oscuro torna nella sua Napoli dopo un esilio in terre lontane. Nasconde un segreto e dovrà renderne conto. A sé e non solo. Martone mette al centro la metropoli partenopea (meglio, i vicoli angusti del rione Sanità), spogliata da ogni accento folkloristico e restituita in tutte le sue problematicità. E costruisce un film lento e intenso, dalla tensione sotterranea, ricco di momenti toccanti. Fra sensi di colpa e di appartenenza, integrazione e lotta alla camorra, desiderio di riconciliazione e violenta ineluttabilità del fato. Favino si conferma grande, anche nello sforzo linguistico, assai bene pure il resto del cast e la colonna sonora, in cui spicca “Lady Greengrass”, piccolo grande culto dei The Ones, poi Tangerine Dream.

The Cured

"The Cured", recensione film su L'angolo del cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini.


Irlanda, 2017. Horror, 95′. Regia di David Freyne. Con Ellen Page, Sam Keeley.

Inusuale film di zombie all’irlandese, dai vari sottotesti. Non il classico horror, ma quasi un pamphlet sui pericoli di razzismo, intolleranza, divisione e cinismo politico nella nostra società. Si parla di epidemia, vaccini, risanati e non, lotta di classe, avidità di potere e altro ancora, tutto di stretta attualità. Non manca l’azione, ma il messaggio altro arriva forte e chiaro. Come un pugno nello stomaco.

Alan Sorrenti al MI AMI 2022

A chi ha qualche annetto di più sul groppone, il nome di Alan Sorrenti susciterà certo un mare di ricordi.

I primi pregevoli dischi da sperimentatore vocale, accostato persino a Tim Buckley, per poi abbracciare la via del pop più leggero, fra gli strali della critica militante e gli applausi del pubblico pagante.

Era il tempo di “Figli delle stelle”, “Tu sei l’unica donna per me” e “Non so che darei”, pezzi facili entrati in qualche modo nella storia della “musica leggera”.

Tormentoni onnipresenti sulla radio, in tv e nei juke-box. Difficile non rimanerne coinvolti, nel bene e nel male.

Dopo il grande successo, Sorrenti si perderà strada facendo, fra lavori meno fortunati, casini di vita (anche giudiziari) e ritorni quasi sempre naufragati.

Ora ci riprova e sabato sarà al MI AMI festival all’Idroscalo col suo primo concerto dopo vent’anni d’assenza dalle scene e a quarantacinque dall’uscita di “Figli delle stelle”.

Poche settimane fa ha pubblicato un singolo, “Giovani per sempre”, dai toni sin troppo autoreferenziali, che molto richiama la sua più celebre hit, fra ritmi dance, melodia orecchiabile e falsetto.

Con lui il produttore Ceri, che sta dietro vari artisti del pop italico contemporaneo. Forse sarà un possibile viatico verso un più deciso rilancio. O forse no.

In ogni caso sabato sera, probabilmente, ci sarà almeno da divertirsi, fra nostalgia canaglia, karaoke collettivo e tanta voglia di leggerezza.

p.s. Ma siccome non si vive di solo Sorrenti, il MI AMI ha allestito il solito cast monumentale di artisti indipendenti: circa 90 su quattro palchi in tre giorni, da venerdì a domenica. Fra questi: Meg, La Rappresentante di Lista, Giorgio Poi, Iosonouncane, Venerus, Tutti Fenomeni, Lo Stato Sociale. Come sempre nel parco dell’Idroscalo presso il Circolo Magnolia.

The Constant Gardener. La cospirazione

"The Constant Gardener - La cospirazione", , recensione film su L'angolo del cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini.


USA, Gran Bretagna, Kenya, Germania, 2005. Thriller, 128′. Regia di Fernando Meirelles. Con Ralph Fiennes, Rachel Weisz. 

C’è un po’ di tutto in questo film, con al centro la morte violenta in Kenya di un’attivista, moglie di un diplomatico inglese. Amore, melodramma, intrighi dei Big Pharma, azione, denuncia sociale, politici corrotti, avidità di denaro e potere. E altro ancora. Troppa carne al fuoco, come si usa dire, seppur “arrostita” con professionalità e buon ritmo, complice un ricco cast.

Vasco a Milano!

Vasco a Milano! Arriva stasera all'Ippodromo il tour del "sacerdote del rock". Tutto esaurito per una notte di vita, emozioni e rinascita.
Foto da pagina ufficiale Facebook

Vasco torna stasera a Milano. Non nel “solito” San Siro, ma lì vicino, all’Ippodromo Snai.

Ma poco cambia, in fondo, per lui e per il suo popolo di irriducibili aficionados.

Sarà una festa grande, rimandata ai tempi per questioni di Covid, e ora rilanciata a piena voce.

Ci sarà il tutto esaurito, 80mila anime sconvolte e pronte all’ennesima messa laica del Blasco, “sacerdote del rock”.

E sarà un live ottimo e abbondante, sul filo della vita che riprende e delle emozioni che ritornano. Finalmente.

Tempo di rinascita, insomma.

Senza dimenticare l’angoscia di una guerra da condannare senza se e senza ma.

Spettacolo kolossal con tante luci e un’orgia di watt, due ore e mezza su un palco gigante con vari brani dall’ultimo (e non disprezzabile) album “Siamo qui”, gli immancabili classici e qualche ripescaggio a sorpresa qua e là.

Il suono, come al solito, sarà bello tosto e potente, con qualche spolverata funky e la presenza di una sezione fiati.

Ma, soprattutto, ci sarà lui, Vasco.

E va bene, va bene così.

p.s. Qui ultimi aggiornamenti e notizie utili.

Belfast

"Belfast", recensione film di Kenneth Branagh su L'angolo del cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini.


Gran Bretagna, 2021. Drammatico, 97′. Regia di Kenneth Branagh. Con Jude Hill, Jamie Dornan, Caitriona Balfe.

Il regista Kenneth Branagh mette mano all’archivio della memoria e racconta la sua infanzia in un quartiere di Belfast, guastato dagli scontri fra protestanti e cattolici. Una storia drammatica e avvincente, fatta di sentimenti, famiglia, scoperte, battaglie nelle strade, vecchi film, problemi di soldi e di lavoro. Il tutto in un elegante b/n con un ottimo cast e la musica di Van Morrison in evidenza. Niente male.

Gamberetti per tutti

"Gamberetti per tutti", recensione film su L'angolo del cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini.

Francia, 2019. Commedia, 103′. Regia di Maxime Govare, Cédric Le Gallo. Con Alban Lenoir, Nicolas Gob. Su Amazon Prime Video

Commedia gay-friendly alla francese, ispirata a una storia vera. Protagonista un campione di nuoto che, a causa di un commento omofobo, viene “condannato” ad allenare una squadra di pallanuoto omosex e portarla fino alle Olimpiadi lgbt in Croazia. Filmetto leggero, non privo di luoghi comuni e situazioni stereotipate, ma che ha quantomeno il pregio di divertire e lanciare un messaggio di libertà.

Un weekend con Piano City Milano

Un weekend con Piano City Milano. Da domani a domenica torna la manifestazione milanese. Oltre 200 concerti sparsi per la citta. Gratis. Tra le star Abdullah Ibrahim, leggenda vivente del jazz.
Abdullah Ibrahim, foto di Peter Rauch

Sarà un fine settimana caldissimo. Fra meteo impazzito, concerti vari e scudetto conteso dalle milanesi.

Se non partite per mari o monti, può essere un’idea farsi un giro fra le tante iniziative di Piano City Milano, meritoria manifestazione del Comune meneghino.

Nel giro di tre giorni, da venerdì a domenica, si terranno oltre 200 live in tutta la città con un mare di artisti coinvolti in luoghi di ogni genere, dalle sale più prestigiose ai piccoli club, dagli spazi all’aperto alle periferie.

Partenza in grande stile, domani alle 21 nel parco della Galleria d’Arte Moderna, con Abdullah Ibrahim, leggenda vivente del jazz.

Ma il programma presenta molti altri appuntamenti, dall’esecuzione delle nove sinfonie di Beethoven per due pianoforti e otto mani alla Rotonda della Besana a omaggi sparsi al pop di Battisti, Beatles e Coldplay, dalle piano lesson ai concerti all’alba.

Di tutto e di più, insomma. E pure gratis.

Qui il programma completo.

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