Si parla di Musica! (e non solo)

Mese: Febbraio 2024 (Pagina 1 di 2)

Il patto del silenzio

"Il patto del silenzio", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Belgio, 2021 Drammatico, 72′. Regia di Laura Wandel.
Con Maya Vanderbeque, Günter Duret, Lena Girard Voss, Karim Leklou, Thao Maerten,

Ragazzino viene tormentato a scuola da un gruppo di compagni. La sorellina vede, soffre e denuncia. Ma non finirà lì. Film tosto e realistico sul bullismo, fra fiction e documentario, con la mdp in movimento e lo sguardo attento su corpi e volti. Non si fanno sconti a nessuno, tanto meno agli adulti, spesso un po’ spaesati sul problema. Bravissima la piccola protagonista. Una bella esclusiva RaiPlay.

Comandante

"Comandante", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Italia, 2023. Drammatico, 120′. Regia di Edoardo De Angelis. Con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi.

Storia vera del comandante di un sommergibile italiano e del suo gesto generoso nei confronti del nemico durante la seconda guerra mondiale. Il tutto raccontato con bello stile, fotografia raffinata e volti espressivi, in primis quello del solito (bravissimo) Favino. Un po’ cupo e lento, con qualche eccesso retorico/folkloristico (il mandolino no, please!), ma encomiabile nel suo  messaggio di umanità e accoglienza. Oggi più che mai attuale.

Illusioni perdute

"Illusioni perdute", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Francia, 2021. Commedia, 144′. Regia di Xavier Giannoli. Con Benjamin Voisin, Vincent Lacoste, Cécile De France, Xavier Dolan, Gérard Depardieu.

Francia, 1820: giovane poeta di provincia e di umili origini si innamora di una nobildonna locale. Per lei andrà fino a Parigi, dove scoprirà tutto un altro mondo. Dal romanzo di Balzac il pregevole affresco di una società corrotta e classista, dove il denaro regna sovrano e decide le sorti di tutto, arte e giornalismo incluso. Una storia vecchia, ma attualissima, raccontata e interpretata con bravura. La voce narrante è un po’ invasiva, ma le due ore e mezza passano veloci.

Weekend con l’Angolo del Cinefilo

Nuovo appuntamento weekend con l'Angolo del Cinefilo. Si parla di "Volare", debutto alla regia della Buy e di tanti altri film.  Su mannaggiallamusica.it

Appuntamento di fine mese col mio solito Angolo del Cinefilo.

Anche stavolta per voi una messe di titoli nuovi e meno nuovi, a partire dal debutto alla regia di Margherita Buy, “Volare” (non eccelso a dirla tutta), appena arrivato nelle sale.

Meglio il classico “The Holdovers – Lezioni di vita“, con un ottimo Paul Giamatti, e il sempreverde Woody Allen di “Un colpo di fortuna“.

Ma fra le varie schede ci sono anche thriller, commedie e altro ancora.

Come sempre, buona lettura e buona visione!

Volare

"Volare", recensione film di Margherita Buy su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Italia, 2023. Commedia, 100′. Regia di Margherita Buy. Con Margherita Buy, Anna Bonaiuto, Elena Sofia Ricci, Giulia Michelini.

Attrice famosa ha paura di volare. E per questo perde occasioni e si incasina la vita. Cercherà di porvi rimedio, con grande fatica. Debutto alla regia della Buy, che riprende il suo cliché di donna ansiosa e problematica in una commedia dai toni agrodolci. Risultato altalenante, con qualche lungaggine di troppo, una trama un po’ esile e recitazione a tratti sopra le righe. Comunque gradevole. E con un buon cast.

Est – Dittatura Last Minute

"Est - Dittatura Last Minute", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Italia, 2020. Commedia, 110′. Regia di Antonio Pisu. Con Lodo Guenzi, Jacopo Costantini, Matteo Gatta.

Tre ragazzi di Cesena partono per un viaggio nell’Europa dell’est alla vigilia della caduta del muro. Ne capiteranno di ogni. On the road fra commedia, dramma e avventura, ispirato a una storia vera. Un film semplice ma sentito, che mescola fiction a immagini d’epoca. A testimonianza di un mondo che non c’è più. Fra i protagonisti troviamo Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale.

Califano e Bob Marley, quando il biopic non convince

"Bob Marley - One Love", il biopic sulla leggenda del reggae, dal 22 nei cinema. Un commento di Diego Perugini per mannaggiallamusica.it

Per combinazione ho visto negli stessi giorni “Califano” e “Bob Marley – One Love”. Due prodotti diversi, il primo per la tv (lo trovate su RaiPlay) e il secondo per il cinema (sarà nelle sale dal 22).

Due film biografici ovviamente differenti, vista la peculiarità dei protagonisti, accomunati però dalla stessa sensazione finale. La delusione.
O, per dirla con l’ultima vincitrice di Sanremo, la noia.

Il biopic (brutta parola, ma tant’è) sul “Califfo” mostra i tratti inequivocabili della fiction, nel bene e nel male. Ha quel ritmo lì, inutile cercare guizzi di genialità.

E, come capita spesso, resta in superficie, non approfondisce, restituisce un ritratto parziale di quell’uomo controverso e contraddittorio che era l’artista romano.

I più esperti vi hanno poi trovato errori grossolani, che gli autori hanno giustificato nelle note sui titoli di coda come la classica licenza poetica. Vabbè.

Ciò non toglie che la visione, tutto sommato, risulti comunque gradevole, se non si è troppo esigenti. E Leo Gassman nei panni del “Califfo” se la cava. Forse troppo bellino e poco stropicciato per essere veramente credibile, però bravo e volenteroso.

Leo Gasman interpreta il "Califfo" nella fiction tv Rai "Califano". Il commento di Diego Perugini per mannaggiallamusica.it

Il film su Bob Marley (una produzione di famiglia col figlio Ziggy in prima fila), forse per lo sforzo di essersi alzati dal divano di casa per andare al cinema, delude persino di più.

Si parte dal tentativo di omicidio nel dicembre 1976 a Kingston, per poi soffermarsi sul soggiorno in Inghilterra e chiudere il cerchio col ritorno in Giamaica per il One Love Peace Concert nell’aprile 1978.

In un’ora e tre quarti si prova a raccontarne la vicenda mescolando un po’ di tutto. Dalla religione (il rastafarianesimo) al messaggio di amore e unità, dalla creazione musicale alla politica giamaicana, dai rapporti coi discografici a quelli, più intimi, con la moglie Rita, dai ricordi visionari di un drammatico passato all’uso quotidiano del “fumo”. E molto altro ancora.

Come si usa dire, troppa carne al fuoco. Così si finisce con fare confusione o, peggio, scivolare nell’agiografia e nello stereotipo.

La regia è scolastica e lo stesso protagonista, il pur bravo Kingsley Ben-Adir, risulta un Marley ingentilito e mai veramente partecipato. Il meglio, come capita in questi casi, sono le canzoni. Quelle sì, immortali.

Più in generale, non è la prima volta che i biopic lasciano con l’amaro in bocca. Perché, oggettivamente, non è facile mettere in scena la vita, spesso complessa, di personaggi straordinari. E perché, il più delle volte, si sceglie una via parziale e sommaria, operando scelte discutibili.

La mia idea è che bisogna prenderli per quel che sono.

Cioè, salvo rare eccezioni, dei prodotti commerciali creati per un pubblico più vasto possibile, interessato più al lato umano che a quello artistico.

Una platea che del protagonista ha spesso solo un’infarinatura e non sta a menarsela troppo con dettagli, approfondimenti e verità storica, come facciamo noi addetti ai lavori.

Chi cerca qualcosa in più, insomma, dovrebbe semmai rivolgersi ai documentari. Sempre che siano fatti bene. E anche qui, soprattutto in casa nostra, non mancano le delusioni. Ma questo è un altro discorso ancora. Che, prima o poi, affronteremo.

Un colpo di fortuna

"Un colpo di fortuna", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Francia, Gran Bretagna, 2023. Commedia, 96′. Regia di Woody Allen. Con Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider.

Fascinosa ragazza americana sposa facoltoso e potente imprenditore francese. Vive nel lusso (e relativa noia) a Parigi, quando un giorno incontra un vecchio compagno di scuola bohémien. Se ne innamora e cominciano i guai. Allen racconta la potenza del caso e della fortuna in una commedia thriller che mescola caustica ironia e tensione (quasi) hitchockiana, con evidenti richiami al gioiello “Match Point”. Il risultato è meno a fuoco, ma Woody rimane sempre un maestro.

Reptile

"Reptile", recensione film thriller su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

USA, 2023. Thriller, 134′. Regia di Grant Singer. Con Benicio Del Toro, Domenick Lombardozzi, Alicia Silverstone, Frances Fisher.

Detective di lungo corso, dal passato turbolento, si trova ad affrontare il caso di un efferato delitto. L’indagine lo porterà a scoprire un mondo di corruzione e amoralità, sino alla resa dei conti finale. E non aggiungo altro per non rovinare la visione di questo noir cupo e dall’andamento lento, tutto incentrato sulla fisicità e lo sguardo malinconico di Benicio Del Toro. Una storia già vista, ma comunque intrigante e raccontata con stile.

Backtrack

"Backtrack", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Australia, 2015. Thriller, 90′. Regia di Michael Petroni. Con Adrien Brody, Sam Neill, Robin McLeavy.

Psicologo tormentato da grave lutto crede di avere dei pazienti fantasmi. Un’indagine introspettiva lo porterà a scoperchiare un passato sconvolgente. Thriller paranormale di buona presa, ricco di colpi di scena. Non un capolavoro, ma nel suo genere si difende.

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