Si parla di Musica! (e non solo)

Mese: Luglio 2023 (Pagina 1 di 2)

Grazie ragazzi

"Grazie ragazzi", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Italia, 2023. Commedia, 117′. Regia di Riccardo Milani. Con Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Fabrizio Bentivoglio, Giorgio Montanini.

Attore fallito si rimette in gioco insegnando teatro ad alcuni galeotti. E, pur fra mille difficoltà e incomprensioni, sarà utile per tutti. Commedia popolare dall’esplicito messaggio sociale, che va dritto al punto senza smanie d’autore. E colpisce in pieno il bersaglio anche grazie a un ottimo cast, con un Albanese in gran forma. Ma divertente anche Bentivoglio nei caricaturali panni di un amico direttore di teatro. 

Rheingold

"Rheingold", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Germania, Italia, Olanda, 2022. Biografico, 140′. Regia di Fatih Akin. Con Emilio Sakraya, Kardo Razzazi, Kazim Demirbas. 

Storia vera e avventurosa di un rapper curdo di successo. Che prima di arrivare ne ha passate di ogni, dalla guerra alla galera, dalle risse in strada allo spaccio e alle rapine. Il film la prende alla lontana e in quasi due ore e mezza delinea la figura di un antieroe tosto e determinato, simpatico e un po’ cialtrone. Ne esce un lavoro diretto e pieno di ritmo, con svolte, cambi di città e situazioni. Una specie di romanzo di formazione dei nostri tempi, che ti tiene avvinto fino all’ultima scena. Ça va sans dire, c’è molta musica rap.

Bussano alla porta

"Bussano alla porta", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

USA, 2023. Horror, 110′. Regia di M. Night Shyamalan. Con Dave Bautista, Jonathan Groff, Rupert Grint, Ben Aldridge.

Una coppia gay con figlioletta al seguito viene assalita nella propria casa nel bosco da quattro strani tipi. Ma non si tratta di rapina o simili. E lo si scoprirà strada facendo in un crescendo di mistero e inquietudini, dove razionalità e certezze del nostro vivere quotidiano verranno messe a dura prova. Classico conturbante film alla Shyamalan, che parte bene ma non chiude meglio. E alla lunga stanca. Comunque sempre interessante.

Hinterland

"Hinterland"​,recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Austria, 2021. Drammatico, 99′. Regia di Stefan Ruzowitzky. Con Matthias Schweighöfer, Liv Lisa Fries, Stipe Erceg. Su RaiPlay.

Un ex ispettore di polizia reduce di guerra (la prima) torna in una Vienna molto cambiata. Viene accolto come un appestato, ma le autorità dovranno ricorrere a lui per risolvere il caso di un crudele serial killer. Thriller drammatico dai toni cupi e le immagini deformate, con un tocco di grottesco, citazioni sparse e vari livelli di lettura. Il più evidente è la denuncia della violenza e dell’assurdità della guerra. Un film atipico e originale, a tratti disturbante.

Martha Wainwright al Castello Sforzesco

Martha Wainwright al Castello Sforzesco. Pochi ma buoni al concerto milanese dell'artista canadese. In scaletta originali e cover di rango. La recensione di Diego Perugini per mannaggiallamusica.it

E’ un’artista di culto. E, come tale, non richiama folle oceaniche ai concerti.

Però mi ha fatto un po’ male vedere solo poche decine di spettatori per Martha Wainwright, unica data italiana, al Castello Sforzesco di Milano per la consueta rassegna estiva.

Come se, ne parlavo a fine serata col valido collega Marziano, da noi il mercato del live si fosse polarizzato: o eventi da stadio o situazioni di nicchia. Con la classica via di mezzo a rischio estinzione.

Ma è un discorso lungo e articolato, che magari faremo in altra occasione.

Intanto i pochi ma buoni presenti si sono goduti una serata per certi versi memorabile.

Perché la cantautrice canadese (preceduta dal breve set della brava Roberta Di Lorenzo) ha una voce super, capace di impressionanti saliscendi emotivi e pirotecnici virtuosismi.

E perché ha dalla sua un repertorio di spessore, sia negli originali che nelle cover, reinterpretate con bravura e sensibilità.

E’ un concerto da piccolo club, molto teatrale: lei avvolta in un comodo vestitino bianco increspato, con chitarra acustica a tracolla e una piccola ma efficace band di supporto (tastiere, basso e batteria).

Si capisce che ama parlare e raccontarsi in tutte le sue sfaccettature. Così instaura subito un dialogo con l’esigua ma attenta platea.

Descrive la sua giornata milanese, il giro in centro, il Duomo, l’incontro con alcuni fan, la carta di credito che non funziona e non le permette di pagare il pranzo. E la bellezza del Castello Sforzesco illuminato per bene.

Entrando più nel personale parla della diversità dell’innamorarsi da giovani e da meno giovani, ma anche della sofferenza autobiografica di un divorzio.

Pian piano snocciola le sue canzoni, vecchie e nuove,“Love Will Be Reborn”, “Bleeding All Over You”, “Getting Older”, “Report Card”, “Body and Soul“ (e che vocalizzi nel finale!) con quel mix fra rock, folk, pop e canzone d’autore.

Con l’accompagnamento di sole tastiere omaggia la sua grande famiglia musicale. Ed è un momento fra i più toccanti.

“Dinner at Eight”, riflessione sul rapporto padre-figlio, è del fratello Rufus. La malinconica (e bellissima) “Tell My Sister” ricorda la mamma Kate McGarrigle (il papà, per chi non lo sapesse, è Loudon Wainwright III).

Verso la fine arrivano altre due cover, molto diverse, ma entrambe assai struggenti: “Take It with Me” di Tom Waits e “Dis, quand reviendras-tu?” di Barbara, con riminiscenze della “chanson” transalpina.

Serata per palati fini, gli assenti per una volta hanno avuto davvero torto.

John Wick: Chapter 4

"John Wick: Chapter 4​", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

USA, 2023. Azione, 169′. Regia di Chad Stahelski. Con Keanu Reeves, Donnie Yen, Bill Skarsgård, Laurence Fishburne.

Ultimo (?) capitolo della saga del killer dal cuore buono (si fa per dire). Un’adrenalinica scarica di azione lunga quasi tre ore, con combattimenti infiniti, inseguimenti mozzafiato e un finale western. Iperrealista ed esagerato, quasi fosse un videogioco, il film vanta una regia spericolata e ricca di trovate visive di prima classe. Al di là di qualche lungaggine, ci si diverte e ci si appassiona. Se vi piace il genere, farete festa. Se invece amate il cinema d’autore lento e minimale, fuggite a gambe levate.

Buscadero Day 2023!

Michael McDermott è uno dei protagonisti del Buscadero Day 2023. Appuntamento domenica 23 luglio al Parco Berrini di Ternate, in provincia di Varese, sul lago di Comabbio.
Michael McDermott

Sono molto legato al “Buscadero”. Non fosse altro perché sulle pagine di quella rivista ho scoperto molti artisti di valore. E perché proprio lì ho mosso i primi passi, dalla seconda metà degli anni ‘80, nel mondo della critica musicale.

Perciò diffondo volentieri le iniziative di Paolo Carù e soci, ancora di più quando offrono tanta buona musica gratis in un contesto suggestivo. Che di questi tempi di biglietti a prezzi assurdi, non è affatto male.

Torniamo, quindi, a parlare del “Buscadero Day”, che si svolgerà domani (domenica 23 luglio) al Parco Berrini di Ternate, in provincia di Varese, sul lago di Comabbio.

Sarà una maratona musicale da godersi in un clima rilassato e familiare, con prati e alberi per godersi i tanti live (una ventina su tre palchi, dalle 12 a mezzanotte) anche nelle ore più calde della giornata.

Ci saranno inoltre bancarelle di artigianato, stand musicali, servizio bar e cucina.

Il primo a esibirsi sarà Michael McDermott, ore 12 sul palco interno con aria condizionata di Radio Popolare, ma il rocker di Chicago suonerà anche alle 21.30 sul palco principale con la sua band.

Tra gli ospiti internazionali più attesi ci saranno Scarlet Rivera, famosa violinista di Bob Dylan; Jesper Lindell, nuova promessa del rock scandinavo; Bob Malone, già pianista di John Fogerty; e Sarah Lee Guthrie, figlia di Arlo e nipote di Woody Guthrie.

Ma nel cast ritroviamo anche Sulutumana, Massimo Priviero, Aco Bocina, Ellen River e altri.

E anche quest’anno non mancherà il sostegno all’Associazione WOODinSTOCK APS per la lotta contro il Parkinson.

Estate con l’Angolo del Cinefilo

Laura Galán è la protagonista di “Piggy”

Se non avete voglia di calarvi nella bolgia di un concertone da stadio, eccovi un po’ di film ad alta tensione per passare una serata elettrizzante (si fa per dire) in questa lunga estate calda.

Sulla poltrona di casa in streaming o cullati dall’aria condizionata al cinema.

Dalla novità thriller di “Piggy” al ritorno del vecchio Indiana Jones, dal poliziesco all’italiana “Come pecore in mezzo ai lupi” al divertente “Mixed by Erry” sul taroccatore di audiocassette.

Ma anche la commedia sentimentale francese “Una relazione passeggera“, l’interessante esordio di “Rodeo“, l’impegnativo (ma valido) “Animali selvatici” e tutto l’abbondante resto che trovate in archivio.

Una relazione passeggera

"Una relazione passeggera", recensione film su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Francia, 2022. Commedia, 100′. Regia di Emmanuel Mouret. Con Sandrine Kiberlain, Vincent Macaigne.

Goffo uomo sposato e single disinvolta si incontrano e si piacciono. Instaurano una relazione, appunto, passeggera. Ma le cose prenderanno un’altra piega. Commedia sentimentale francese che guarda a classici come Rohmer e Woody Allen, senza il tocco magico dei Maestri. Un po’ verbosa e, alla fine, pure un po’ noiosetta, ma con la marcia in più di due attori bravissimi.

Piggy

"Piggy", recensione film thriller spagnolo su L'Angolo del Cinefilo per mannaggiallamusica.it, il blog di Diego Perugini

Spagna, 2022. Thriller, 99′. Regia di Carlota Pereda. Con Laura Galán. 

Ragazza oversize in un paesino dell’Estremadura viene bullizzata da coetanee crudeli. A sorpresa troverà qualcuno che la proteggerà, ma le conseguenze saranno pesanti. E molto violente. Thriller ai confini dell’horror che riflette su body shaming, desiderio di vendetta e sentimento di inadeguatezza, con ripetuti accenni a carne, sangue e macelleria. Si parte in sordina e la tensione sale gradualmente, sino al finale in zona splatter. Film tosto e ben fatto, ruvido e disturbante. E bravissima la corpulenta protagonista.

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