Si parla di Musica! (e non solo)

Mese: Dicembre 2020

Capodanno in streaming, fra Kiss, Bieber e Gianna Nannini

I concerti in streaming sono una delle tante stranezze con cui abbiamo dovuto fare i conti in questo nefasto 2020. Un fenomeno che ha diviso pubblico e addetti ai lavori, fra entusiasti dell’ultima ora e critici irriducibili. Il dibattito è aperto, le posizioni difficilmente conciliabili.

La verità, come spesso accade, credo stia nel mezzo. Innanzitutto penso non ci sia una persona sana di mente che preferirebbe un live virtuale a uno in presenza, ma l’emergenza pandemica ha creato la necessità di trovare altre strade. Il live-streaming è una di queste.

Un’esperienza diversa, che per evidenti motivi non ha senso paragonare al concerto fisico. E nemmeno lo sostituirà, ma semmai in futuro lo affiancherà con progetti particolari e ad hoc. Ne potremmo discutere a lungo e, forse, prima o poi lo faremo.

Continua a leggere

“McCartney III”, il vecchio Paul balla da solo (e ci sorprende)

Ogni tanto mi capita di scorrere recensioni e commenti social sui dischi che mi interessano. Per capire un po’ l’aria che tira e, magari, sorriderci su. L’ho fatto con “McCartney III”, il nuovo album di uno dei miei artisti preferiti. E ho letto di tutto e di più, fra entusiastiche lodi e lamenti di delusione.

Del resto c’era da aspettarselo. Perché “McCartney III” è un lavoro divisivo, diverso, coraggioso. Come ormai sanno anche i sassi, l’ex Beatle ha scritto e suonato tutto da solo, chiudendo un’ideale trilogia iniziata 50 anni fa. A dare il via al progetto sono stati i giorni duri del lockdown, in cui la musica è stata per molti un valido genere di sostegno morale.

Continua a leggere

I miei dischi di Natale

Ognuno ha il suo disco natalizio del cuore, le canzoni che più ama ascoltare sotto il famoso albero. Che siano gli intramontabili Beatles o gli inflazionati “Last Chrismas” degli Wham! e “All I Want For Christmas” della giunonica Mariah Carey. Per quanto mi riguarda, non ho dubbi.

Da anni la scelta cade su “What I Really Want For Christmas” di Brian Wilson (2005), uno dei miei artisti preferiti. Classici natalizi a go-go (e qualche originale), riletti secondo la sensibilità del genio dei Beach Boys. Echi surf, nostalgia canaglia, melodie da brivido e gli immancabili coretti. Mette allegria, scalda il cuore.

Continua a leggere

Quanto ci manca Franco Battiato

Sere fa in tv, capitato per caso su “The Voice Senior”, ho visto un’attempata signora cantare (piuttosto bene) “Torneremo ancora” di Franco Battiato, a oggi l’ultimo inedito dell’artista siciliano, uscito l’anno scorso nell’omonimo album dal vivo con la Royal Philharmonic Concert Orchestra.

Una canzone del Battiato più spirituale, che parla di trascendenza, trasmigrazione delle anime e vita oltre la morte, temi assai ricorrenti nella sua produzione. Così mi è venuto d’istinto pensare a lui, al suo silenzio, alla sua mancanza. Da tempo non ci sono notizie, solo l’anno scorso, in contemporanea con la presentazione del disco live, erano usciti dei pettegolezzi di cattivo gusto su una presunta grave malattia del Maestro.

Continua a leggere

“Paolo Conte, Via con me”, il film. Dopo il cinema, esce il dvd

Se siete fan dell’avvocato astigiano (ma se anche non lo siete, va benissimo lo stesso) non perdetevi “Paolo Conte, Via con me”, appena uscito in dvd e blu-ray, dopo i passaggi al cinema e all’ultima mostra di Venezia. E’ quel che si dice un docufilm, che tratteggia la vita e le opere del grande cantautore mescolando ingredienti diversi.

Alla base c’è una lunga intervista del regista Giorgio Verdelli, in cui Conte racconta e si racconta, spaziando dagli inizi come trombonista “sotto le stelle del jazz” ai tanti pezzi composti per gli altri, dall’arte di scrivere canzoni al rapporto col successo, fino alle passioni private come pittura ed enigmistica.

Continua a leggere

Un Ligabue da antologia. Ma quanta nostalgia dei live!

Per lui stare fermo è una tortura. Ancor più se gli nega la gioia di stare su un palco, che rimane la sua ragione di vita artistica. Anche perciò Ligabue si dichiara parecchio “incazzato per quest’anno particolare nella sua sfiga e nella sua tragicità”. Doveva fare il concertone dei 30 anni di carriera, ma la pandemia ha bloccato tutto: “Però prima o poi lo faremo. E sarà un live di liberazione da un’oppressione, qualcosa così forte da essere quasi insostenibile”.

Lo stop forzato l’ha spinto a guardarsi indietro e fare il punto sulla sua storia, sublimato in una doppia uscita, venerdì: il disco di inediti “7” e la raccolta “77+7”. I titoli ruotano intorno al numero 7, particolarmente ricorrente nella sua vita: in scaletta ci saranno i 77 singoli rimasterizzati, con successi come “Certe notti”, “Una vita da mediano” e “Sogni di rock’n’roll”.

Continua a leggere

Claudio Baglioni e la voglia di lasciare un segno

Sono proprio cambiati i tempi. Una volta i dischi si vendevano a palate, oggi si strombazza come grande risultato le 45mila copie in due settimane raggiunte da “In questa vita che è la mia”, l’ultimo album di Claudio Baglioni, a cui si deve aggiungere una milionata dei soliti streaming.

Ma tant’è. E, in fondo, è inutile rimembrare l’epoca dorata di un passato commerciale che non c’è più. Semmai il divo Claudio guarda parecchio al suo ieri artistico in questo nuovo lavoro, che ha descritto come “un disco démodé e un po’ antico. Un disco in costume, che racconta di un’altra epoca, di musica suonata. Un disco fatto a mano, come 50anni fa”.

Continua a leggere