Sono andato al concerto dei Muse all'Alcatraz. Un casino di gente e di entusiasmo.  E ho capito che sono troppo vecchio per il rock'n'roll. Di Diego Perugini per mannaggiallamusica.it

L’altra sera ho capito che sto proprio invecchiando. Sono andato a un concerto in un club e mi sono stancato. Troppa gente, troppo sbattimento e visuale al minimo (per uno piccolino come me).

Morale: mi sono goduto poco di un live energico e molto rock, quello dei Muse all’Alcatraz per capirci, mentre il pubblico intorno a me dava fuori di matto. Ancor più, per quanto sono riuscito a vedere, quelli sotto il palco, che saltavano e pogavano come se non ci fosse un domani.

Lo confesso: un po’ ho invidiato tutta quell’euforia giovanile, quella voglia di vivere e far casino. Sono rimasto fino alla fine, ma ho fatto fatica. E sono tornato a casa un po’ malinconico, come quando capisci che certe situazioni non fanno più per te.

E’ vero, da sempre preferisco i luoghi in cui riesci a vedere e ascoltare i concerti in un modo più tranquillo, ma l’altra sera ne ho avuto la spietata conferma.

Basta club affollati, insomma, d’ora in poi solo teatri comodi e accoglienti. Magari già agli Arcimboldi con James Taylor.

Uno che, se permettete, è un bel po’ più vecchio di me.